E-commerce extra-UE: al via la garanzia fiscale fino a 50mila euro

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12 Dicembre 2024, di Teresa Barone

Per contrastare l’evasione fiscale IVA in ambito e-commerce a livello internazionale, entra nel vivo in Italia l’obbligo di garanzia fiscale, di durata triennale e di importo minimo pari a 50mila euro, per gli operatori extra-UE.

Il decreto attuativo del MEF a firma del Viceministro Maurizio Leo – datato 9 dicembre 2024 e già bollinato, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – rende operativa il vincolo ed il relativo adempimento per gli operatori extra-europei che vogliono effettuare scambi di merci e servizi in Italia.

Lo strumento di controllo è previsto dal decreto delegato sull’accertamento (DLgs. n. 13/24) ed è finalizzato a garantire il rispetto degli obblighi fiscali in Italia da parte degli operatori stranieri. Con la garanzia monetaria, infatti, la Partita IVA del soggetto rappresentato viene iscritta nella banca dati degli operatori che effettuano operazioni intracomunitarie.

Per registrare la garanzia è necessario rivolgersi alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del rappresentante fiscale in Italia, portando avanti la procedura prima dell’inizio delle operazioni commerciali.

La garanzia può anche essere resa in forma di titoli di Stato o di garanzie statali oltre che come fideiussione bancaria o polizza fideiussoria.

La mancata prestazione della garanzia prevede che l’operatore non venga iscritto nella banca dati e che venga limitato l’esercizio legale dell’attività commerciale in Italia. La copertura dura 36 mesi e non richeide un ulteriore rinnovo al suo termine.

L’Agenzia delle Entrate avvierà in questi casi una procedura di esclusione dal VIES, concedendo un termine di 60 giorni per regolarizzare la posizione. Prevista anche una sanzione amministrativa da 3mila a 50mila euro in capo ai rappresentanti fiscali degli operatori coinvolti.