28 Febbraio 2025, di Anna Fabi PMI.it
La Commissione UE ha definito nuove semplificazioni burocratiche per le imprese con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi di almeno il 25%, per le PMI di almeno il 35%. Sono inserite nel cosiddetto pacchetto Omnibus, che ora dovrà iniziare l’iter di approvazione con i diversi passaggi in Parlamento e in Consiglio.
Le nuove disposizioni, nell’ambito degli adempimenti legati al Green Deal, intervengono nei seguenti ambiti: rendicontazione e due diligence di sostenibilità, adeguamento del carbonio alle frontiere (direttiva CBAM), accesso agli investimenti.
Green Deal UE: meno oneri aggiuntivi per le imprese
Per quanto riguarda i complessi obblighi delle imprese su fronte della sostenibilità, innanzitutto sono semplificate le regole precedentemente stabilite con la direttiva CSRD. L’80% delle imprese viene di fatto esonerato dalla sua applicazione.
Gli obblighi di informativa:
- restano solo per le grandi aziende con almeno mille dipendenti e 50 milioni di fatturato annuo;
- per le imprese che attualmente rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD sono posticipati di due anni, al 2028;
- sono ridotti alla tassonomia UE e alle imprese con mille dipendenti e 450 milioni di fatturato.
Slittamento di un anno (al 26 luglio 2028) anche per gli obblighi di due diligence ai fini della sostenibilità per le imprese più grandi, mentre l’adozione delle linee guida è anticipata al luglio 2026. Ridotti infine gli obblighi per le PMI, concentrando quelli di filiera solo sui partner commerciali diretti e portando da uno a cinque anni la frequenza delle valutazioni periodiche.
Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) prevede che gli obblighi scattino solo al di sopra delle 50 tonnellate per importatore. Questo accorgimento di fatto elimina l’adempimento per il 90% degli importatori (circa 182mila), per lo più PMI, pur continuando a coprire oltre il 99% delle emissioni dell’ambito di riferimento. Ci sono èoi semplificazioni per le imprese alle quali continueranno ad applicarsi le regole CBAM.
Infine, sono previste misure per semplificare e ottimizzare il ricorso a diversi programmi di investimento, tra cui InvestEU, il FEIS e strumenti finanziari preesistenti. Altre misure di razionalizzazione che dovrebbero mobilitare circa 50 miliardi di euro fra investimenti pubblici e privati, e semplificazioni anche rivolte alle procedure richieste agli stati membri.
In tutto, il pacchetto Omnibus dovrebbe produrre risparmi complessivi in termini di costi amministrativi annuali di circa 6,3 miliardi di euro e mobilitare capacità aggiuntive di investimento pubblico e privato pari a a 50 miliardi.