30 Gennaio 2025, di Barbara Weisz
Quali sono i requisiti minimi che le diverse tipologie di edifici dovranno soddisfare da qui al 2050 per raggiungere le emissioni zero previste dalla direttiva europea sulle case green? In che modo si calcola la prestazione energetica? Quali attestazioni sono necessarie e chi sono i professionisti ai quali bisogna rivolgersi? Come saranno effettuati i controlli? In che modo è cambiata la normativa europea andando incontro alle richieste dei singoli Stati? Come dovranno recepire la direttiva gli Stati Membri della UE?
Sono tutte indicazioni contenute nell’apposita guida alle regole sulle prestazioni energetiche in edilizia previste dalla Energy Performance of Buildings Directive – EPBD, redatta dal Consiglio (CNDCEC) e dalla Fondazione Nazionale deiCommercialisti. Il manuale è pubblicato sul portale dell’ordine ed è liberamente consultabile.
Cosa prevede la direttiva UE Case Green
La Direttiva Case Green prevede in linea generale che tutti gli edifici nella UE debbano essere a emissioni zero nel 2050. L’ultima versione del testo è stata approvata nel dicembre del 2023 e, rispetto alle precedenti ipotesi, concede maggior flessibilità agli Stati sugli obiettivi intermedi da conseguire.
La direttiva è in vigore dal 29 maggio 2024 e i Paesi Membri della UE hanno due anni di tempo per recepirla. Di conseguenza, le norme nazionali dovranno entrare in vigore entro il 29 maggio 2026.
La direttiva si compone di 38 articoli, che fra le altre cose regolano:
- la definizione dei piani nazionali,
- il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici,
- i requisiti minimi, le regole e le scadenze per gli edifici di nuova costruzione e per quelli esistenti,
- le regole sull’energia solare,
- i requisiti per essere un edificio a emissioni zero,
- i passaporti di ristrutturazione,
- gli attestati di prestazione energetica,
- gli incentivi, i sistemi tecnici per l’edilizia,
- i controlli.
La guida propone il testo di tutti gli articoli della Direttiva UE 2024/1275 seguito da una specifica analisi, allegando riferimenti normativi e tecnici.
Quali sono le regole sulle emissioni degli edifici
Gli edifici di nuova costruzione, dal 2030 dovranno essere a emissioni zero. Per il patrimonio edilizio esistente, invece, saranno i piani nazionali a fissare le scadenze, sulla base di una ricognizione precisa dello stato attuale.
Ci sono infine determinate tipologie di edifici che non rientrano negli obblighi, come quelli di particolare valore storico o architettonico, i luoghi di culto, i siti industriali, gli edifici tecnici. Sono esenti anche gli edifici residenziali che vengono usati saltuariamente e presentano un consumo energetico previsto inferiore al 25% del consumo che risulterebbe dall’uso durante l’intero l’anno.
Infine, a partire da quest’anno non si può più incentivare l’acquisto di caldaie alimentate esclusivamente a gas metano, per arrivare al 2040 con la loro eliminazione completa.